Giovanna Spantigati

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La voglia di vivere nella valigia

I miei articoli

Estate, vacanza. Mio figlio mi chiama, mi sorride e mi dice, nel suo modo stentato: "Mamma, voglio andare al mare." Faccio un lungo respiro e mi sento il peso del mondo sulle spalle. Gli sorrido anche io. Subito penso alla fatica di farlo camminare sulla sabbia rovente, di aiutarlo più di prima, di vedere la sua fatica per far sì che gli altri non si accorgano della differenza. I ricordi affiorano.

E subito mi torna in mente la sua solitudine in mezzo ai suoi coetanei che giocavano, si rincorrevano, e la sera… il momento magico che i giovani attendono per sguardi fugaci, divertimenti senza limiti, illusioni di immortalità e gioia senza pensieri, la sera lui la passava con noi adulti al bar ad ascoltare parole che non comprendeva, a sentire musica che per lui non aveva significato. Ricordo la ragazzina della quale si era innamorato, che aveva invitato una sera e che non si è presentata. Ricordo il mio dolore. Ora come vent'anni fa.

Cosa fare quando arriva questo momento? Rinchiudo i ricordi - le preoccupazioni ed il pensiero della fatica fisica e psicologica che tutto questo mi comporterà - nel mio cassetto magico.

L'emotività lascia il posto alla razionalità con un inchino ossequioso, e si ritira di buon ordine. Davanti a me un bicchiere e una scelta di vita: mezzo vuoto o mezzo pieno. Ok, è molto pieno, mi dico. In fondo ora come ora ci sono un sacco di possibilità, di alberghi, strutture, villaggi, spiagge accessibili. Basta cercare, se non in una agenzia viaggi, su internet. Per esempio Village4all segnala strutture e villaggi belli e totalmente accessibili a tutti. Per chi vuole andare in montagna, poi, c'è la Freewhite ski team di Sestrière che d'estate organizza delle settimane di multi-sport estivi assolutamente accessibili a tutti e con personale altamente qualificato. Chiudo gli occhi e mi immagino al mare e in montagna a godermi l'aria sana, la vacanza, circondata da persone che dimenticano lo stress della vita quotidiana.

Guardo fuori dalla finestra, oggi piove. Guardo le nuvole, sono statiche, grigie, ma io posso sempre scegliere dove guardare. Allora guardo più in alto, c'è il sole, c'è la vita che ci aspetta. La sicurezza del focolare domestico può aspettare. C'è un mondo pieno di colori, di profumi, di luci e sapori, di gioie e di foto ricordo da infilare in un album. Si, andiamo a staccare la spina ed a ricaricarci. Buona idea. Ora come vent'anni fa prendo la valigia, ci infilo la mia voglia di vivere e sono pronta a ripartire.



Giovanna Spantigati

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