Expo per tutti, una sfida culturale oltre l'accessibilità - Giovanna Spantigati - Personal Web Site

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Expo per tutti, una sfida culturale oltre l'accessibilità

Martina Ruta, studentessa universitaria alla IULM di Milano, si è laureata in Relazioni Pubbliche e Comunicazione  d’Impresa con una tesi che ha per argomento Expo2015 e l’accessibilità.
Il titolo della tesi è: “Expo per tutti, una sfida culturale oltre l’accessibilità.” Franco Bomprezzi aveva appoggiato Martina in questo progetto e le aveva suggerito il titolo della tesi, ma purtroppo ci ha lasciati e non ha potuto leggerla.

                                    


Mi auguro che questa tesi, che troverete al fondo di questo articolo, possa venire letta da molti e che possa essere di aiuto a coloro che si occupano del sociale affinchè, come dice lo scrittore Matteo Schianchi, si possa in futuro  - che ci si augura non troppo lontano -  superare l’esclusione e l’integrazione, per arrivare all’inclusione. Lo stesso Schianchi, infatti, ci spiega che un terzo della popolazione mondiale è disabile nel suo libro: "La terza nazione del mondo".

La tesi di Martina Ruta è stata discussa il 24 marzo 2015 e ho voluto chiederle  di parlarci dell’obiettivo che si era prefissata e delle sue conclusioni.

“L’obiettivo del mio lavoro è stato spiegare, dal punto di vista comunicativo, come si organizza una città come Milano nel momento in cui decide e ottiene la possibilità di ospitare un evento come l’Esposizione Universale. L’Esposizione Universale è un evento che riesce ad attirare la curiosità e l’attenzione di milioni di visitatori;  per visitatori sono da intendersi anche le persone che hanno una disabilità oppure che hanno esigenze specifiche.

L’obiettivo che mi sono prefissata, in particolare, era quello di capire quali informazioni la città di Milano avrebbe fornito alle persone con disabilità o con esigenze specifiche che, nonostante le proprie difficoltà, volevano arrivare in maniera semplice nella città, muoversi a Milano e arrivare al sito espositivo.
Per quanto riguarda la comunicazione, mi sono concentrata su due aspetti diversi:  una dedicata a fornire informazioni relative al sito espositivo, e un’altra riservata a fornire informazioni riguardo alla città.

A proposito del sito espositivo,  essendoci quattro tipi di accesso differenti, si è reso necessario chiarire quale ingresso potranno utilizzare i visitatori con disabilità o con esigenze specifiche. Queste informazioni  sono presenti nel sito www.expo2015.org e in un secondo momento sono state inserite anche nel portale www.expofacile.it.

Altro punto non trascurabile è il “ticketing”, perché il visitatore con disabilità deve poter conoscere di quali agevolazioni può usufruire;  anche queste informazioni sono presenti sul sito expo2015.org.  Verrà attivato  un call center che avrà l’obiettivo di aiutare le persone con  difficoltà e che quindi hanno problemi a recarsi fisicamente a comprare il proprio biglietto. La persona con disabilità chiamerà questo numero verde, fornirà tutte le informazioni necessarie, tutta la documentazione circa la propria invalidità e potrà ricevere direttamente il biglietto a casa.

I principali social network, come Facebook, Twitter ed Instagram, avranno  al proprio interno le informazioni relative ai percorsi ed al sito espositivo, che al momento non sono ancora presenti. Importante è stato pensare, progettare un’applicazione l’applicazione expo2015. Questa applicazione servirà al visitatore in due momenti temporali diversi:  prima di accedere al sito espositivo e nel momento in cui sarà fisicamente all’interno del sito stesso.
Per quanto riguarda invece la città mi sono concentrata sul portale expofacile.it, un sito online dal 2 marzo 2015, pensato esclusivamente per le persone con disabilità o con esigenze specifiche;  l’obiettivo di questo sito è fornire tutte le informazioni necessarie al visitatore circa la mobilità in città:  come arrivare, come muoversi a Milano e nelle restanti regioni d’Italia. E questo perché si è pensato che una persona straniera, o che comunque viene da molto lontano, possa non solo decidere di visitare Milano e la regione Lombardia, ma che possa anche decidere di visitare altre regioni d’Italia. Inoltre verranno segnalati  anche dei punti di riferimento e di aiuto, come per esempio indicazioni sanitarie.
E’ inserito inoltre nel portale expofacile.it un database delle strutture turistiche presenti a Milano, affinchè il visitatore con una certa disabilità possa cercare e scegliere  le strutture turistiche e i punti di ristoro che possano soddisfare le proprie esigenze.

E ora veniamo agli aspetti negativi.
Purtroppo il portale expofacile.it non è ancora stato pubblicizzato, quindi una persona  estranea ed esterna a tutto ciò non è a conoscenza dell’esistenza del portale stesso. Inoltre non ci sono collegamenti dal sito expo2015.org al portale expofacile.it.  
Un altro aspetto negativo è che se si  vuole capire come si sta organizzando Milano e si digitano sul motore di ricerca parole chiave come “Expo per tutti”, oppure “Expo disabili”, si trovano sfortunatamente delle critiche. Un articolo di qualche giorno fa recitava appunto “Milano non è accessibile ai disabili”. E questo, ovviamente, può giocare a sfavore di tutti coloro che si sono dedicati allo sviluppo di questo portale.
In conclusione penso che, se da una parte Milano si è dimostrata comunque attenta e  si è attivata per fornire a tutti le informazioni necessarie, dall’altra, il fatto di aver creato un portale esclusivamente per persone con disabilità è come se, inconsapevolmente e inconsciamente, si fosse sottolineata la differenza tra normodotati e persone con disabilità. Quindi, tu che sei normodotato utilizzi expo2015.org, mentre tu che hai una certa disabilità utilizzi expofacile.it.  
Questo non rispecchia quello che ormai ci si auspica da anni, ovvero  la progettazione universale  (Universal Design).  Si poteva benissimo pensare di creare un unico sito per tutti indistintamente, senza tener conto delle differenze.”


  



 
 
 
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