Giovanna Spantigati

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Disturbo da attacchi di panico

I miei articoli

I più recenti studi epidemiologici attestano che il disturbo da attacchi di panico (DAP) è molto diffuso nella popolazione giovanile: ne soffre il 33% dei giovani di è compresa tra i 18 e i 25 anni.

E' caratterizzato dal ricorrere di episodi acuti d'ansia ad insorgenza improvvisa e di breve durata, notevolmente difformi per quanto riguarda l'intensità e le manifestazioni neurovegetative associate. Nella maggior parte dei pazienti che giungono all'osservazione clinica, gli attacchi di panico conducono allo sviluppo di manifestazioni ansiose a decorso protratto e di condotte di evitamento di tipo agorafobico. L'agorafobia è' la paura di luoghi o situazioni nei quali può risultare difficile o imbarazzante fuggire rapidamente o essere aiutati nel caso di un attacco di panico improvviso. Come conseguenza i pazienti evitano di uscire da soli, di recarsi in posti affollati, di viaggiare in macchina o sui mezzi pubblici. Negli attacchi di panico gli episodi critici risultano notevolmente difformi sia per l'intensità sia per le manifestazioni cliniche, anche se è possibile riconoscere alcuni aspetti fondamentali in comune: - la comparsa dei sintomi è improvvisa, drammatica, spesso a ciel sereno; - la durata della crisi è breve e può variare da pochi secondi ad un massimo di mezz'ora, un'ora; - l'esperienza ansiosa è vissuta dal paziente come non derivabile da eventi esterni e si accompagna ad un penoso senso di impotenza, di mancanza di controllo, di paura, di minaccia per la propria integrità fisica e psichica. E' spesso presente una fase postcritica consistente in un periodo anche prolungato, fino a molte ore, in cui è presente marcata astenia, sensazione di testa confusa, difficoltà nella deambulazione, sensazione di sbandamento, vertigini.

I sintomi dell'attacco sono rappresentati tipicamente da apprensione, paura, errore, senso di morte imminente, timore di perdita del controllo sulle proprie idee o azioni. A ciò si associa, in genere, un imponente corteo di modificazioni del sistema neurovegetativo quali difficoltà respiratorie, palpitazioni, dolore toracico, sensazioni di soffocamento, vertigini, vampate di calore e brividi di freddo, sudorazione profusa e tremori. I sintomi somatici, prevalentemente di tipo cardiorespiratorio e vestibolare, all'inizio del disturbo conducono il paziente a consultare medici internisti, cardiologi, otorinolaringoiatri o servizi di emergenza. (Dott. Salvatore Di Salvo) Fine parte settima.


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